Kenya

Il distretto di Subukia

Il distretto di Subukia, situato a c.a. 60 km a nord di Nakuru, capoluogo della provincia della Rift Valley, nel Kenya occidentale, si colloca ad un'altitudine di c.a.2.300 m. s-l.m. ed è attravesato dalla linea dell'equatore.

Ha una popolazione complessiva di circa 30.000 abitanti, dediti all'agricoltura di sussistenza.
Il salario minimo degli abitanti impegnati in un'occupazione è di c.a. 75 USD mensili.
L'età media degli abitanti di Subukia va dai 25 ai 60 anni, circa il 23% dei bambini è malnutrito e la mortalità infantile al di sotto di 5 anni si attesta circa al 61%.

Il volto femminile del Kenya

Più della metà della popolazione Kenyota vive al di sotto della soglia di povertà. La povertà in Kenya riveste un ruolo femminile ed una società patriarcale come quella del Kenya non permette alle donne di poter sfuggire alla povertà. Essere poveri in Kenya significa non poter accedere ad acqua potabile depurata, mancanza di riparo, di cibi nutrienti e la non possibilità di poter usufruire del trasporto pubblico nella stessa misura degli altri.
La parità di genere per quanto riguarda l’iscrizione scolastica è stata realizzata soltanto nella scuola primaria, anche se ancora con sottili differenze tra uomini e donne. Per quanto riguarda la scuola secondaria, esistono consistenti disparità di genere. Nell’educazione universitaria, gli studenti donne continuano ad essere un numero inferiore, con meno del 30% del totale degli iscritti. La non possibilità delle donne per esempio di accedere a corsi di formazione, non permette loro di essere competitive a livello lavorativo.

Dati generali

St. Yermo Secondary School - Subukia

È un liceo-college femminile tra i migliori del Kenya e accoglie 240 ragazze tra i 13 e i 18 anni. Si accede dopo il superamento di tre prove: la conoscenza fluente dell’Inglese, lingua ufficiale del Kenya; dello Swahili, lingua dell’Africa sub-Sahariana (con cui si sta cercando di dare un’identità unitaria a Nazioni divise dai tribalismi); e una prova di matematica. Dalle rette delle famiglie più abbienti, vengono ricavati i fondi per le iscrizioni delle studentesse più indigenti e più meritevoli.